Riflessioni con passione

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lunedì, maggio 01, 2006

Reagiamo all'intolleranza militante

Oggi mi pervadono grande rabbia e forte preoccupazione per il futuro dell'Italia, come Stato e per i singoli cittadini che ne fanno parte, almeno per coloro che non si riconoscono nell'estremismo neocomunista assurto a potere violento e arrogante.
Ho appreso con allarmismo le azioni di intolleranza nei confronti di alcuni esponenti del Centrodestra durante le manifestazioni del 1° Maggio. Tutti lavoriamo, senza distinzione di ceto, ideale politico e religione e nessuno deve permettersi di appropriarsi di ricorrenze che appartengono alla collettività.
La cittadinanza civile deve mobilitarsi con energia e senza remore per spezzare questo avanzare drammatico di eversivi e violenti che stanno impedendo a chi non è comunista di esprimersi e partecipare a manifestazioni collettive che dovrebbero unire.
Già ai tempi del G8 di Genova sostenevo che la Destra avrebbe dovuto unirsi per fronteggiare sul campo coloro che misero a ferro e fuoco la città per poi fare le vittime e accusare di suprusi le valorose Forze dell'Ordine. E' tempo di finirla con la nostra tolleranza reiterata che non paga, si affrontino i delinquenti che si annidano nei centri sociali e si faccia comprendere loro che non sono i padroni di ogni cosa. Svegliatevi amici che, come me, volete un'Italia progredita, onesta e civile.
Siamo dalla parte del giusto, noi che anteponiamo il dovere ai diritti, che lavoriamo con impegno senza chiedere allo Stato più di ciò che può darci, non pretendiamo a braccia conserte e cerchiamo di impegnarci sempre senza guardare a vacanze o festività.
Dobbiamo emarginare le frange dannose e corrosive per la nostra società, apriamo gli occhi a coloro che si fanno ingannare dalle sirene che promettono diritti tacendo i doveri.
Reagiamo alle loro provocazioni, alle offese e al loro teppismo.