Riflessioni con passione

Benvenuti nel mio blog. Qui, scriverò le mie impressioni sui temi e le notizie che considero importanti. Farò in modo di aggiornarlo con frequenza e spero che visiterete spesso il mio blog. Per lasciare un commento cliccate su "comments". Partecipate!

mercoledì, dicembre 31, 2008

Serietà e rimpatri

Nell'ascoltare negli ultimi giorni notizie che riportano di continui sbarchi di clandestini, qualcuno ha pensato che la situazione sia identica a quella che avevamo col precedente governo, mentre c'è una differenza colossale. Adesso vengono fatti rimpatri rapidi a cui nessuno della maggioranza si oppone mentre con la sinistra addirittura si arrivava a esortare gli extracomunitari a venire in Italia e a restarci. Non trovi un lavoro? Vedi come arrangiarti...a spese dei cittadini onesti, infatti assistiamo tutt'oggi alle conseguenze, forse irreversibili, di questa apertura delle frontiere: rapine, scippi, stupri...e per averne la prova è sufficiente sfogliare sul giornale la cronaca delle grandi città.
Adesso col Governo di Centrodestra si fa capire che non si viene più liberamente in Italia a fare ciò che si vuole ma che, se lavori e intendi integrarti sei gradito, altrimenti vieni rimpatriato. Possiamo tornare a sentirci sereni in casa nostra.

sabato, settembre 16, 2006

Ricordo ammirato di Oriana Fallaci

Lascio gli elogi per la Fallaci scrittrice e giornalista a chi l'ha conosciuta meglio professionalmente. Io mi limiterò agli elogi alla Fallaci donna, alla Fallaci occidentale, una di noi ma migliore di tanti di noi.
Lei, con la Sua grande cultura, accumulata anche grazie ai Suoi numerosi viaggi e alle Sue ricerche in qualità di inviata di importanti giornali italiani, ha tentato di dare al mondo una visione in prospettiva del destino dell'Occidente. Ha provato a aprirci gli occhi sui rischi altissimi di un'invasione socio-cultural-religiosa da parte dell'integralismo Islamico, quello della Sharia, del burqa e della guerra "santa".
Purtroppo, soprattutto in Italia, Paese ancora permeato dal Comunismo, ha trovato molti detrattori che non hanno mai perso l'occasione per denigrarLa, insultarLa e deriderLa. Costoro, parte infima della nostra società, estremisti nemici dell'Occidente e terzomondisti, senz'altro non Le renderanno mai omaggio perchè, nella loro follia, sono scientemente desiderosi del crollo del nostro modus vivendi moderno, tecnologizzato e liberale. Però, ci sarà senz'altro la parte di italiani che oggi sottovaluta i Suoi moniti, che si ricorderà di Lei quando il pericolo di una colonizzazione islamica si farà palese e minaccioso.
Allora quasi tutta l'Italia La ripenserà con ammirazione, ammirazione postuma, come è avvenuto per tanti grandi della storia.

venerdì, maggio 26, 2006

Immigrazione selvaggia: paura e violenza

San Salvario è una delle zone più degradate e pericolose di Torino.
Il numero di reati, di molestie fisiche e acustiche, come schiamazzi e pesanti apprezzamenti alle donne ecc., sono aumentati clamorosamente da quando in Italia è cominciata l'immigrazione. Adesso in quella zona, i cittadini sono esasperati da arrivare a proteste collettive contro questa situazione; stranieri già ubriachi alla mattina, seguono gli abitanti della zona fin sotto casa molestandoli e derubandoli.
Se questo nuovo governo approvasse la proposta di legge sull'immigrazione del ministro Ferrero, l'Italia diverrebbe ben presto una grande San salvario dove paura, degrado e suprusi sarebbero all'ordine del giorno e una guerra fra poveri sarebbe il tragico epilogo.
Non bastesse questo la Cassazione ha decretato illegittima l'espulsione coatta degli immigrati trovati clandestini sul territorio, quindi, da una parte si aprirebbero le frontiere all'arrivo sconsiderato di gente che ha niente da perdere, dall'altra non si potrà mandar via nessuno. Pensate a una bottiglia dove si continua a versare dell'acqua e si bloccano tutte le vie di sfogo, cosa succede in breve tempo? Ecco, la stessa cosa potrebbe accadere alla nostra Italia.

giovedì, maggio 11, 2006

Ele(imposi)zione del P. della Repubblica

Nella mattinata di oggi è stato eletto Presidente della Repubblica il diessino, senatore a vita, Giorgio Napolitano. Nato a Napoli nel 1925.
Si può legittimamente obiettare che esso è stato per decenni militante e importante rappresentante del Pci ma onestamente bisogna dire che è una persona moderata e di stile che non si può assimilare ai vergognosi ideali dei quali è portatrice Rifondazione comunista. L'Unione continua ad accusare il Centrodestra di aver sbagliato a non votare Napolitano. Ebbene, da elettore del Polo rispondo, come hanno già fatto tanti politici della mia parte che, negandogli il consenso, non si è voluto contestare la persona ma il metodo col quale è stata eletta. L'Unione avrebbe dovuto, per correttezza, proporre una rosa ampia di candidati, meglio se alcuni di essi non fossero nettamente connotabili politicamente. Invece, ha prima proposto D'Alema, dei Ds, chiaramente appartenente alla sinistra e poi Napolitano, anch'esso ex-Pci. A fronte della proposta, da parte del Polo, di una persona stimata e non legata a ideologie forti qual'è l'On.Letta. Si è palesato così ciò che gli italiani immaginavano, cioè l'accontentamento dei Ds che, dopo non avere ottenuto la presidenza della Camera nè del Senato, domandavano a gran voce un alto ruolo istituzionale. Ecco Napolitano.
La cosa più grave e allarmante è che l'Unione ha occupato tutti e tre i principali ruoli istituzionali, fregandosene del fatto che alle elezioni ha vinto con un miserrimo 0,06 percentuale e quindi che metà del popolo non l'ha votata.
Chissà quanto dovremo attendere prima che all'Inno nazionale verrà sostituita Bandiera rossa.

lunedì, maggio 01, 2006

Reagiamo all'intolleranza militante

Oggi mi pervadono grande rabbia e forte preoccupazione per il futuro dell'Italia, come Stato e per i singoli cittadini che ne fanno parte, almeno per coloro che non si riconoscono nell'estremismo neocomunista assurto a potere violento e arrogante.
Ho appreso con allarmismo le azioni di intolleranza nei confronti di alcuni esponenti del Centrodestra durante le manifestazioni del 1° Maggio. Tutti lavoriamo, senza distinzione di ceto, ideale politico e religione e nessuno deve permettersi di appropriarsi di ricorrenze che appartengono alla collettività.
La cittadinanza civile deve mobilitarsi con energia e senza remore per spezzare questo avanzare drammatico di eversivi e violenti che stanno impedendo a chi non è comunista di esprimersi e partecipare a manifestazioni collettive che dovrebbero unire.
Già ai tempi del G8 di Genova sostenevo che la Destra avrebbe dovuto unirsi per fronteggiare sul campo coloro che misero a ferro e fuoco la città per poi fare le vittime e accusare di suprusi le valorose Forze dell'Ordine. E' tempo di finirla con la nostra tolleranza reiterata che non paga, si affrontino i delinquenti che si annidano nei centri sociali e si faccia comprendere loro che non sono i padroni di ogni cosa. Svegliatevi amici che, come me, volete un'Italia progredita, onesta e civile.
Siamo dalla parte del giusto, noi che anteponiamo il dovere ai diritti, che lavoriamo con impegno senza chiedere allo Stato più di ciò che può darci, non pretendiamo a braccia conserte e cerchiamo di impegnarci sempre senza guardare a vacanze o festività.
Dobbiamo emarginare le frange dannose e corrosive per la nostra società, apriamo gli occhi a coloro che si fanno ingannare dalle sirene che promettono diritti tacendo i doveri.
Reagiamo alle loro provocazioni, alle offese e al loro teppismo.

sabato, aprile 22, 2006

Risultati non definitivi

Amici, è da tempo che non posto ma l'ho fatto semplicemente perchè non considero definitivo il risultato elettorale che, come si è capito da diverse denunce, è contaminato da molte irregolarità. Pertanto, non avendo io, per carattere o forma mentis, l'arroganza e la fretta di Prodi, attendo ogni verifica e poi farò le mie considerazioni.

martedì, marzo 21, 2006

Prodi abbraccia la Cgil

Pochi giorni fa, l'on. Prodi ha partecipato al congresso del sindacato Cgil, quello, come sappiamo più politicizzato e fazioso, quindi che pensa più che al vantaggio per i lavoratori, a fare di tutto perchè al potere ci sia la sinistra. Lo ha dimostrato in questi cinque anni, indicendo scioperi talvolta generali che hanno dato un duro colpo all'economia.
Prodi, nel caso vincesse le elezioni, ha ricevuto una garanzia di non "disturbo" da parte dell Cgil, questo a dimostrazione di quanto conti soltanto la posizione politica di un Governo e non le Leggi e le riforme che esso farebbe per i lavoratori.
Non soltanto questo, Prodi ha ricevuto un accorato applauso da parte della base cigiellina che ha dimostrato di condividere le riforme enunciate da Prodi al congresso; tutto ciò deve allarmare tutti gli italiani, perchè un programma di lavoro condiviso dalla Cgil non è un bene per l'Italia. La Cgil è un sindacato che ha radici comuniste, è pervaso da una rigidità ideologica che porta a una visione del mondo del lavoro antistorica, vecchia, quindi non al passo coi tempi.
Conoscendo la faziosità del sindacato, non mi stupirei che la buona accoglienza fatta a Prodi sia soltanto per simpatia politica ma penso, purtroppo che ci sia anche una condivisione del programma. L'abolizione caldeggiata da Sinistra e Cgil della Legge Biagi, porterebbe a una regressione della gestione dei contratti di lavoro; al giorno d'oggi in tutto il mondo civilizzato è messa in atto la "flessibilità" che prende atto del fatto che i posti di lavoro sono inferiori alla richiesta dei cittadini, quindi introducendo la "flessibilità" si dà la possibilità, a turno, di lavorare tutti. Senz'altro non si possono accettare contratti di due o tre mesi, eventualmente rinnovabili che, oltre a dare un perenne senso di insicurezza al lavoratore, potrebbero precludergli la possibilità di accettare eventuali offerte più stabili. Però, non si può tornare al lavoro "a vita", altrimenti sempre più persone avranno mai la possibilità di portare a casa, magari pochi soldi ma sempre meglio di niente. Altresì è da bocciare l'assistenzialismo che alberga nelle menti della sinistra, per cui si deve dare il sussidio di disoccupazione a tutti i senza lavoro. Senz'altro è giusto darlo a chi, per sfortuna dimostrata, non ha ricevuto offerte di lavoro in tanti anni ma no alla distribuzione a pioggia di denaro ai furbetti che preferiscono pesare sullo Stato piuttosto che andare a lavorare. Cominciamo col limitare l'immigrazione che, come hanno dimostrato gli altri Paesi che hanno già vissuto questa esperienza, a lungo termine, porta via lavoro ai cittadini del Paese ospitante.