Riflessioni con passione

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venerdì, settembre 23, 2005

Il pericolo del Comunismo italiano

Ho appena finito di assistere a Porta a porta, in cui era ospite l'on.Bertinotti. Premetto che già dai tempi dell'Ulivo penso di lasciare l'Italia, proprio a causa della forza dei comunisti; stasera, dopo aver ascoltato ancora una volta il suo programma, sento che la volontà di cambiare Paese, da pensiero d'opportunità si è trasformato in emergenza. Sono convinto senza alcuna velatura, che se venisse applicato anche uno solo dei punti del programma di Rifondazione comunista, l'Italia verrebbe danneggiata in modo tanto forte da crearle un danno permanente. E' un programma pericoloso. In esso viene contemplato il disarmo, cioè abolizione delle Forze armate italiane. In tal modo l'Italia, in caso di attacco da parte di altri Paesi, sarebbe completamente vulnerabile e annientabile...in nome della pace, non tenendo conto che la pace si fa "in due", altrimenti si fa la parte degli imbecilli che le prendono sempre, fino a sparire. E nel mondo, di Paesi minacciosi ce ne sono molti, aggiungiamo poi il terrorismo. Quindi, ha parlato della tassazione delle rendite. In questo caso, forse volutamente, il segretario è stato un po' vago. Non ho capito se intenda tassare soltanto le rendite molto alte o anche quelle del "poveraccio" che affitta il suo garage. Preoccupante. Poi, ha parlato di ritorno allo "statalismo", quindi una "bella" regressione. Mentre il resto del mondo civile si proietta verso il sostegno e la diffusione dell'impresa individuale, del massimo impegno dei dipendenti per il bene del loro Paese e di meritocrazia, qua si vorrebbe tornare al vecchio statalismo. Non ho parole. Ha aggiunto che si devono riconsiderare i contratti a tempo indeterminato; giusto, in teoria. Però, se si è arrivati alla diffusione di contratti a termine, non è perchè c'è stato un orco che li ha stabiliti ma perchè siamo in tanti e il posto fisso di uno sta alla disoccupazione permanente di un altro. Quindi, meglio cento a tutti che mille a uno e niente a un altro. Quindi, l'attuazione della rigida posizione comunista, porterebbe dei pesantissimi danni ai lavoratori. Infine, il tema dell'immigrazione, che non si ha avuto il tempo di trattare in modo ampio ma è stato elencato tra i punti del programma. Secondo la posizione di Rifondazione comunista, purtroppo sostenuta da altre forze dell'Unione, i Cpt, centri di permenenza temporanea per gli immigrati clandestini, andrebbero chiusi. La conseguenza? Che tutti gli immigrati potrebbero entrare in Italia e restarci. Si parla di decine, centinaia di milioni di persone che negli anni entrerebbero nel nostro Paese. Anche un minorato mentale può capire che ciò porterebbe alla disfatta, alla distruzione del territorio e dei cittadini italiani. Follia, cinismo, odio verso il proprio Paese? Io le considero possibili tutte e tre, scegliete voi. Una cosa ve l'assicuro, sento sempre più gente che vede in prospettiva il disastro e che, come me, pensa di cambiare Paese. Non possiamo essere passivi davanti a queste minacce, facciamo sentire la nostra voce e difendiamo il futuro dell'Italia da chi lo vuole cancellare.

domenica, settembre 18, 2005

Ieri sera, leggendo le ultime notizie, ho appreso che la tennista indiana Sania Mirza è stata fatta bersaglio di una "fatwa", anatema religioso che contiene una minaccia di morte. Questo, perchè secondo il gruppo islamico Sunni ulema board, la ragazza, per giocare, indosserebbe un completo che mette troppo in vista il suo corpo. Mi chiedo come gente che ha una visione oscurantista dei costumi, specialmente quelli femminili, possa integrarsi nel mondo occidentale, accettando quindi anche la libertà della donna. Tutto ciò ci deve far riflettere su tutti gli ambiti che hanno come "attori" gli islamici, senza sottovalutare la presenza, non relativa, di componenti integraliste.